L'espansione di Acmi si fonda sulla sostenibilità

Una realtà leader nel confezionamento e imbottigliamento, che ha fatto propria una filosofia green e "plastic free"

ACMI

Un fatturato di 90 milioni di euro, 400 dipendenti e 37 anni di storia alle spalle. Sono questi i numeri di Acmi Spa, azienda di riferimento in ambito internazionale nel settore dei sistemi di imbottigliamento e confezionamento, settore che sta vivendo una rivoluzione sempre più sostenibile, perfettamente incarnata da questa realtà. Fondata nel 1984, l'impresa è tuttora guidata dalla famiglia Magri: Giacomo è il presidente, mentre Luca l'amministratore delegato. Acmi ha aperto un nuovo stabilimento a Borgotaro, che va ad aggiungersi alle due sedi produttive di Fornovo Taro e alle strutture di Felegara e Rubbiano, per una superficie aziendale complessiva coperta di oltre 30mila metri quadrati.

LE DICHIARAZIONI

"La nuova apertura ci permette di consolidare il nostro legame con la provincia di Parma, in particolare lungo l'asse del fiume Taro", afferma Giacomo Magri. "Un'operazione - interviene Luca Magri - che ci consente di attuare in maniera concreta una nuova strategia commerciale che vede nella produzione di sistemi di confezionamento secondario completamente "plastic free" il suo scopo ultimo. "Si tratta di un progetto a lungo termine, fondamentale per mantenere alta la competitività dell'azienda sui mercati internazionali".

Famiglia Magri. Luca (ad) e Giacomo (presidente)

FILOSOFIA VINCENTE

È proprio questa filosofia green che ha spinto Acmi ad aprire la nuova sede di Borgotaro. "La riduzione della plastica negli imballaggi secondari e la salvaguardia dell'ambiente sono temi imprescindibili per una realtà come la nostra - afferma Luigi Brugnoli, direttore commerciale - ed è nostro dovere investire nella ricerca per poter offrire al mercato alternative ecosostenibili per il packaging. La gamma prodotti di Acmi ha già al suo interno diverse soluzioni che vanno in questa direzione; l'ultima macchina che ci mancava, e che manca al mercato, è proprio l'avvolgitore per palette. Grazie a un accordo di ricerca con Mondi, una delle più grandi realtà multinazionali della carta, abbiamo sviluppato la tecnologia robotica dei nostri avvolgitori fino al punto di essere in grado di gestire la fasciatura delle palette utilizzando una carta speciale davvero innovativa, totalmente riciclabile e a ridotto impatto ambientale, invece del tradizionale film in plastica.

Ovviamente si tratta di un passaggio complesso che ha bisogno di tempo e di un orizzonte temporale adeguato per consentire all'intero comparto del food & beverage una transizione ecologica completa". Al nuovo avvolgitore per palette è stato assegnato il nome commerciale Rocket E-500. Un prodotto rivoluzionario, che si inserisce sulla scia di una serie di attrezzature innovative introdotte da Acmi nel corso degli anni. La loro caratteristica comune? Quella di essere completamente "plastic free" e quindi amiche dell'ambiente. Basti pensare alle vassoiatrici in cartone ad alta velocità, ai sistemi robotici di confezionamento senza plastica, alle astucciatrici orizzontali, alle incartonatrici e, per ultimo, proprio alla nuova serie di avvolgitori.

Green. L'innovativo sistema di avvolgimento palette con carta kraft sviluppato in collaborazione con Mondi

UN LEGAME CRUCIALE

Uno dei punti salienti, nella storia di Acmi, è da sempre la forte attenzione verso il territorio. Questo radicamento è uno dei segreti del successo dell'azienda, che allo stesso tempo ha però una forte vocazione nei confronti dell'internazionalizzazione. "L'apertura del nuovo polo produttivo, il quinto stabilimento di Acmi in provincia di Parma, è un segnale forte di continuità e della volontà d'investire sul nostro territorio per continuare a essere protagonisti in un mercato dominato, a livello internazionale, dai grandi colossi tedeschi - sottolinea Cristian Miano, direttore marketing dell'azienda -. Siamo fortemente convinti che la tecnologia che abbiamo sviluppato, grazie alle competenze e alla creatività che ci contraddistingue e che caratterizza in senso più ampio tutto il made in Italy, possa darci grandi soddisfazioni in un prossimo futuro". E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, non solo nel nostro Paese. Acmi rappresenta infatti una realtà su cui molti partner fanno affidamento, in particolar modo grazie alla sensibilità dell'impresa nei confronti di temi di stretta attualità come l'attenzione verso l'ambiente e la riduzione dell'utilizzo di plastica.

ANCHE ALL'ESTERO

Una prova tangibile viene dall'espansione di Acmi nel contesto nordamericano, territorio cruciale per l'economia mondiale. "Si tratta di un mercato che, nonostante sia considerato all'avanguardia da un punto di vista tecnico, ci ha premiato per la nostra capacità innovativa, assegnandoci numerose e importanti installazioni e che apprezzerà sicuramente questa nuova direzione "green" in cui ci stiamo incamminando", dichiara Luca Magri. Quella portata avanti dall'azienda non è sicuramente una scelta agevole, soprattutto considerando il contesto pandemico in cui ci troviamo. Acmi però guarda avanti, nell'ottica di un comparto industriale più sostenibile, in grado di abbinare valori come la produttività e il rispetto per l'ambiente.

È proprio quest'ultimo fattore, ossia il desiderio di dare vita a un futuro a trazione ecologica, a determinare il successo di questa realtà. Senza ovviamente dimenticare la passione, la competenza e la determinazione della famiglia Magri. Si tratta di elementi fondamentali per chi vuole avere riscontri positivi nel mercato internazionale, proprio come sta accadendo ad Acmi. L'apertura del nuovo stabilimento a Borgotaro rappresenta un ulteriore tassello nella crescita dell'azienda, che guarda al domani senza ovviamente dimenticare il suo passato e il background acquisito in 37 anni di storia. Avere dato vita a questo nuovo polo, infine, è la dimostrazione di come il tessuto imprenditoriale italiano - e parmense - abbia voglia di reagire alla crisi dovuta al Covid-19. Lo spirito, quindi, è davvero quello giusto.