Unione Parmense degli Industriali

Impiantistica, settore cruciale per Parma

L'industria per la produzione di macchinari alimentari ha fatturato oltre 2 miliardi nel 2020

L'impiantistica alimentare parmense, un settore in evoluzione

Il settore parmense dell'impiantistica alimentare riveste un ruolo importante nella creazione di valore per il nostro territorio e in ambito nazionale. Secondo le elaborazioni dell'Ufficio Studi dell'Unione Parmense degli Industriali, infatti, l'industria per la produzione di impianti alimentari ha sviluppato nel 2020 un fatturato provinciale pari a circa 2,2 miliardi di euro, di cui 1,3 dall'esportazione. Il settore inoltre occupa 9.600 addetti in 490 aziende, di cui 200 con più di dieci addetti. Purtroppo, le restrizioni sulla mobilità delle persone introdotte dalla situazione pandemica globale hanno penalizzato particolarmente il settore che per sua natura basa i suoi processi strategici, dalla progettazione fino all'avvio degli impianti, sulla vicinanza e sulla relazione con il cliente. Sicuramente le tecnologie disponibili e in continua evoluzione (es. controllo anche da remoto degli impianti) hanno fatto procedere, pur nel distanziamento, alcune attività ma l'intero settore ne ha risentito. La sospensione dell'attività fieristica italiana e internazionale ha inoltre avuto effetti diretti anche sui nuovi ordini di produzione.

Gli ultimi dati congiunturali, raccolti all'inizio del 2022, prima dell'esplosione del conflitto fra Russia e Ucraina, riportavano per il 2021 la ripresa del fatturato e della produzione rispetto al 2020, con andamenti migliori per il mercato interno ma con risultati comunque inferiori a quelli pre-pandemia.

A gennaio 2022 infatti più della metà delle imprese del campione dell'indagine realizzata da UPI indicava soddisfazione per lo stato del proprio portafoglio ordini e anche le previsioni erano connotate da un complessivo ottimismo. Oggi le preoccupazioni delle aziende dell'impiantistica, come per l'industria in generale, sono riferite non tanto alla domanda da parte delle aziende clienti, quanto alla tutela dei margini operativi: all'incremento vorticoso dei costi energetici e delle materie prime si sommano anche serie difficoltà di approvvigionamento per alcuni componenti e semi lavorati. Per quel che riguarda le esportazioni, dopo un incremento del 7% nel 2019, il 2020 è stato caratterizzato da una contrazione del 13% cui è seguito nel 2021 un recupero parziale del 4%. Nel 2021 il primo mercato di destinazione dell'export parmense del settore sono gli Stati Uniti, con una quota del 12% sul totale, seguono la Francia (con una quota del 9%) e poi Germania e Cina (entrambe al 5%).

IMPIANTISTICA A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO DELL'ALIMENTARE

Competenze altamente specializzate, la propensione all'innovazione nella ricerca di soluzioni tailor made, flessibilità e orientamento al servizio del cliente sono le leve strategiche per la crescita di questo distretto, orgoglio del nostro territorio e insostituibile alleato dell'industria alimentare. Le strategie innovative dell'industria alimentare si distinguono da quelle del resto delle imprese manifatturiere proprio per il ruolo determinante svolto dagli investimenti in beni strumentali, nel design e nel packaging dei prodotti. La ricerca per l'innovazione del settore alimentare si traduce nella capacità per l'impiantistica alimentare di integrare e adattare le tecnologie inserendole in macchinari avanzati per i processi di produzione e di confezionamento. È proprio dalle relazioni strategiche esistenti lungo la filiera tecnologico-produttiva che avvengono e sono avvenute le più importanti innovazioni per l'agroindustria parmense.

L'industria alimentare in particolare è chiamata ad affrontare nuove sfide per la tutela dell'ambiente e della qualità della vita, per le generazioni attuali e per quelle future; tracciabilità, produzione sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale, unite allo sviluppo tecnologico sono essenziali raggiungere questo obiettivo in alleanza con l'impiantistica alimentare. E questo avverrà grazie anche all'adozione di tecnologie completamente nuove che vanno dall'intelligenza artificiale alla biotecnologia e all'impiego di sistemi e materiali di confezionamento in grado di conciliare la sicurezza degli alimenti con la necessità di riduzione degli scarti e dei rifiuti.